Unicredit e le “sagge” Fondazioni

sceltalibera

Il Male ha un nome e un volto, non è ambiguo, non può essere confuso e nemmeno frainteso.

Quando si prega, recitando il Confiteor, battendosi il petto si dichiara di aver peccato “in  pensieri, parole, opere ed omissioni”.

E la recita di questa preghiera la dovrebbero fare i manager delle Fondazioni azioniste di Unicredit. Calza loro come un guanto. Già perché queste istituzioni che per “vocazione” dovrebbero prestare particolare attenzione per il tessuto economico e produttivo (e quindi anche per il lavoro ed i lavoratori!) voltano la faccia dall’altra parte quando si parla degli scempi e degli sperperi che dai tempi di Mr. Profumo in poi questo management sta perpetrando.

“E’ una valutazione convintamente positiva mia e degli altri colleghi delle Fondazioni”.

Affermazioni come quelle del Sig. Marco Cammelli, presidente della Fondazione Monte di Bologna e Ravenna, fanno rabbrividire perché mettono in evidenza che agli azionisti poco interessa il…

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